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Qualcosa di molto strano sta accadendo nelle vie di Bologna che si snodano attorno al Canale delle Moline: da un po’ di tempo alcuni abitanti lamentano la mancata consegna dei loro acquisti online. Si tratta di un disguido temporaneo o c’è qualcosa di losco dietro i pacchi svaniti nel nulla?
La giovane Prisca è fermamente intenzionata a risolvere il mistero e chiama in soccorso Theo, Milly e Max per indagare.
Tra scorribande nel quartiere, scorpacciate di tortellini e attimi di vera paura, i quattro amici si troveranno così a vivere un’avventura davvero emozionante.

Primo capitolo

Avete presente quei pomeriggi uggiosi di novembre, grigi e piovosi, in cui non c’è altro da fare che starsene rintanati in casa? Quei pomeriggi in cui, tra l’altro, tua madre ti ha appena requisito il cellulare perché, a detta sua, ci passi troppo tempo?
È proprio in uno di quei pomeriggi che pensai a qualcosa per combattere la noia.
Niente cellulare, amici del cuore impegnati, nessun libro o fumetto da leggere, niente compiti (per fortuna!), proibita anche la tv: cosa potevo fare?
Ecco che nacque l’idea: scrivere. E non pensai a scrivere semplicemente dei pensieri o un diario personale, cosa che faccio già abitualmente, ma un vero e proprio racconto. Un racconto giallo.
Le idee non mancavano: mi bastava pensare alle avventure che mi ritrovo spesso a vivere insieme ai miei amici per risolvere misteri e fatti che agli adulti sembrano spesso inspiegabili. Come quella volta che…
Ops, ma io non mi sono ancora presentata. Scusatemi, provvedo subito.
Il mio nome è Prisca, ho undici anni e vivo a Bologna. Non posso dirvi la via per motivi di segretezza e sicurezza, dato che mi ritrovo a combattere il crimine.
Quelli a cui sto simpatica mi definiscono piacevolmente chiacchierona, socievole, curiosa, intuitiva e dalle idee brillanti. Quelli a cui risulto antipatica usano generalmente altri termini: logorroica, invadente, impicciona, “miss-so-tutto-io”. Per fortuna ho molti amici, per questo preferisco pensare di corrispondere alla prima descrizione.
E a proposito di amici, vorrei presentarvi anche Theo, Milly e Max: abitiamo nella stessa via, frequentiamo la stessa scuola e tra noi ci sentiamo più che fratelli. Spesso riusciamo a intenderci con un solo sguardo.
Theo, dodici anni, è il tecnologico del gruppo, bravissimo in matematica e al computer (a differenza di me). Ha origini brasiliane, ma è quello tra noi che conosce meglio Bologna e il dialetto bolognese. Ogni tanto serve lanciargli una fune per evitare che venga risucchiato dalla realtà virtuale del suo mondo informatico.
Milly, undici anni, è la mia amica del cuore, la mia confidente. Bella, buona, dolce, paziente, generosa, saggia. Sinceramente non saprei trovarle difetti, tranne, forse, uno: non si arrabbia mai, nemmeno con certe persone che io spedirei subito a quel paese.
Max, nove anni, è il fratello di Milly. Tranquillo e pacifico, appassionato di fiabe e leggende nordiche, sembra sempre perso nel suo mondo popolato di folletti e gnomi, ma in realtà è un attento osservatore. E anche un golosone!
Acume, tecnologia, saggezza e osservazione: non pensate possano essere delle ottime doti per un quartetto investigativo?
Ed ecco arrivato finalmente il momento di raccontarvi di quella volta che…